GNATOLOGIA
Lo studio della bocca
La gnatologia cura i sintomi legati al disordine cranio-cervico-mandibolare: cefalea, dolori facciali, nevralgie facciali non meglio classificate, dolori vicino all’orecchio, orecchio chiuso, blocchi della mandibola, rumori articolari, difficoltà alla masticazione, usure dentali, piorrea, dolori della colonna cervicale, instabilità motoria, problemi posturali. Difficoltà alla deglutizione e sintomatologie linguali, colpo di frusta.
Quali sono questi sintomi?
Nel nostro studio utilizziamo il primo dispositivo medicale, totalmente wireless, in grado di rilevare in maniera semplice, rapida e non invasiva i parametri scientifici dell’occlusione dentale. Teethan®
Cos’è Teethan
Teethan è un elettromiografo di superficie basato su una tecnologia esclusiva: la sincromiografia. Il sistema rileva i parametri dell’occlusione dentale per mezzo di 4 sonde applicate in prossimità dei muscoli temporali anteriori e masseteri del paziente.
Miniaturizzato
Le sonde di Teethan sono così piccole che il paziente le può mantenere applicate anche dopo l’esame, per l’intera durata della visita.
Risultati confrontabili nel tempo
Abbiamo equipaggiato Teethan con i più moderni protocolli che garantiscono indici oggettivi e privi di ogni variabilità: il dentista può così ripetere l’esame in periodi differenti, monitorando l’evoluzione degli indici nel tempo.
Il risultato, in un batter d’occhio
Abbiamo pensato che 5 secondi possano essere un arco di tempo accettabile per ricevere il risultato definitivo dell’esame.
Lo storico degli esami a portata di click
Con il software Teethan il dentista può in ogni momento accedere allo storico degli esami del paziente. Con un click confronta i risultati, aiutato da grafici semplici e intuitivi.
Le facette intere in porcellana è un’ottima scelta per nascondere piccoli difetti di forma, di colore, problemi estetici.
Dolori all’Articolazione TemporoMandibolare (ATM), localizzati e spesso confusi con dolori all’orecchio
Bruxismo, digrignamento e/o serramento dei denti la notte
Vuoi saperne di piú?
Perché i denti crescono storti?
Come si arriva ad avere una malocclusione?
Il fattore genetico è importante.
Le abitudini viziate sono un’altra componente del problema.
L’incuria (del paziente) aggrava la situazione.
Le terapie errate (del dentista) fanno il resto.
Ovviamente, non tutte le malocclusioni hanno lo stesso rilievo o la stessa capacità di produrre dei sintomi. Vediamo di analizzare sinteticamente le cause di malocclusione sopramenzionate.
Il fattore genetico
Nei primissimi anni di vita si manifesta in pieno.
Ci può essere una tendenza delle ossa facciali a crescere in modo anomalo: la mandibola può crescere troppo o troppo poco, i muscoli possono essere troppo tonici o lavorare troppo poco.
I dentini da latte possono, a volte, interferire fra le due arcate e condizionare la crescita deviando la mandibola.
Le abitudini viziate
L’allattamento al seno per i primi 6-9 mesi è fondamentale per una corretta crescita delle ossa che sosterranno i denti.
Il ciuccio portato oltre i due anni di età, da fattore positivo per la corretta crescita può diventare un elemento negativo.
Una postura errata durante il lavoro o lo studio può innescare problematiche sia in età scolare che in età adulta.
Una masticazione monolaterale determina uno spostamento dei denti e degli adattamenti funzionali che si ripercuotono anche sulla colonna vertebrale, come ha intuito il dr. Pedro Planas, un altro dei miei principali riferimenti culturali.
Le terapie errate
Purtroppo, questo è un triste capitolo che sposta la responsabilità dal paziente all’operatore di salute.
Vediamone alcuni esempi.
Un ponte eseguito “troppo basso”, ossia che non tocca con l’altra arcata, è inessitente dal punto di vista dell’equilibrio funzionale della bocca.
Estrarre un dente senza proporre la sua sostituzione è, a parte alcuni casi ben precisi, l’origine di un processo che porta alla malocclusione.
Estrarre i denti da latte precocemente senza mettere un mantenitore di spazio, significa predisporre il bambino a un sovraffollamento della dentatura definitiva, perché si chiudono gli spazi.
Una cura ortodontica che riporta i “denti dritti” in una persona in cui i “denti storti” rappresentavano un adattamento funzionale di gravi problematiche alla colonna vertebrale significa mandarlo in scompenso con un probabile peggioramento della patologia alla schiena.
Allestire una protesi fissa circolare su impianti (un lavoro importante quindi, con notevole impegno economico) senza curare con attenzione i movimenti della mandibola durante la masticazione è in grado di provocare dolori all’Articolazione Temporo-Mandibolare (ATM) o cedimento strutturale degli impianti stessi.
Questi sono solo degli esempi, ma spero che possano chiarire la complessità della materia.
Ma allora, cosa si può fare?
La prima risposta si riassume in una sola parola: TERAPIA INTERCETTIVA.
Significa intervenire per “intercettare” il problema prima che si manifesti.
Quando? Il prima possibile.
A volte, a 3-4 anni, è sufficiente limare un pochino la punta di un canino da latte per eliminare una pericolosa interferenza che condiziona la crescita della mandibola rendendola asimmetrica.
Un intervento, in sostanza, di 30 secondi che può evitare una lunga e costosa cura ortodontica!
E succede molto più spesso di quanto si possa pensare!
Terapia intercettiva significa anche intervenire prima del termine della crescita cranio-facciale (durante il picco di crescita della pubertà).
Un dispositivo ortodontico funzionale (in genere rimovibile) permette di correggere le abitudini viziate e i malfunzionamenti della muscolatura.
In altri termini (semplificando), in questa fase ci si occupa delle ossa, e non dei denti storti.
Modificando la posizione delle ossa, i denti modificano la loro posizione.
Si tratta di una vera e propria “ortopedia dento-facciale”.
Superato questo termine, quando le ossa della faccia non crescono più, si potranno solo spostare i denti su una base ossea che potrebbe non essere corretta, cercando il migliore compromesso possibile.